Comprende la documentazione relativa all'attività di Marcello Argilli all'interno della redazione dei periodici Pioniere e Il Pioniere dell'Unità.
Pioniere (1950-1962)
Periodico illustrato per ragazzi fondato il 3 settembre 1950 dal Partito comunista italiano (PCI) come settimanale dell'Associazione pionieri d'Italia (API), organizzazione scoutistica di matrice comunista, la cui direzione venne fin da subito affidata a Dina Rinaldi e a Gianni Rodari.
Chiamato a collaborarvi direttamente da Rodari, Argilli divenne ben presto vicedirettore del Pioniere e, con Gabriella Parca per i testi e Vinicio Berti per i disegni, creò l'apprezzato personaggio di Chiodino.
La progressiva riduzione dei finanziamenti da parte del PCI portò dapprima allo scioglimento dell'API nel 1960 e infine alla cessazione della pubblicazione dello stesso Pioniere il 20 maggio 1962.
Il Pioniere dell'Unità (1963-1966)
Nato il 13 giugno 1963 nel tentativo di mantenere in vita l'esperienza positiva del Pioniere, si presentava come un inserto settimanale di 8 pagine a colori all'interno del quotidiano comunista l'Unità. Lo stesso Marcello Argilli ne curò il piano editoriale e lo diresse, creandovi il personaggio di Atomino, con i disegni di Vinicio Berti. Come nel caso del suo predecessore, il Pioniere dell'Unità ben presto vide ridursi i finanziamenti e il 15 dicembre 1966 cessò infine le pubblicazioni.
Eredità (1967-1974)
Esaurita l'esperienza del Pioniere in quanto testata autonoma, non si esaurirono però le avventure dell'ultima creazione di Argilli, Atomino, che proseguirono nell'inserto Pioniere, poi chiamato La pagina dei bambini, all'interno del settimanale Noi donne, edito dall'Unione donne in Italia (UDI) e diretto da Miriam Mafai, tra l'11 marzo 1967 e il febbraio 1974, mentre meno duratura si rivelò l'esperienza del periodico bisettimanale Atomino, edito dall'editore Morano di Napoli e diretto da Argilli stesso, di cui uscirono solamente sei numeri tra il 1° marzo e il 30 maggio 1968.
Il materiale si presentava originariamente suddiviso in gran parte in due faldoni e in minor parte in fascicoli sparsi.