Cambellotti, Duilio
Tipologia Persona
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Roma
- Data di nascita
- 10 maggio 1876
- Luogo di morte
- Roma
- Data di morte
- 31 gennaio 1960
Wikipedia
- Duilio Cambellotti
Attività e/o professione
- Qualifica
- Artista
- Qualifica
- Educatore
Biografia / Storia
- Nato il 10 maggio 1876 da “lavoratori”, come egli stesso definiva i propri genitori – la madre Vittoria Borghetti era sarta e il padre Antonio artigiano, intagliatore del legno e decoratore – Duilio Cambellotti, sin da piccolo dimostrò di possedere una straordinaria predisposizione al disegno; frequentando il laboratorio del padre imparò l’uso di vari materiali e diverse tecniche di lavorazione per la realizzazione di oggetti decorativi, poi cominciò a frequentare le Scuole professionali aggregate al Museo Artistico Industriale di Roma iscrivendosi al Corso di “Decorazione in pittura e in disegno applicata alle industrie artistiche”.
Nel 1897 abbandonò il Museo per svolgere l’attività professionale distinguendosi in diversi campi artistici per l’originalità, l’eleganza e i contenuti delle sue opere: fu con eguale successo designer, costumista, scenografo, pittore, scultore, decoratore, incisore, architetto, ceramista, illustratore, grafico: come tale si dedicò felicemente alla xilografia e alla illustrazione di giornali, riviste e libri, soprattutto per ragazzi: le linee semplici e nitide, la forma didascalica e i contenuti simbolici dei suoi disegni li rendevano infatti particolarmente adatti a illustrare libri per l’infanzia, sia di evasione che per la scuola.
E proprio in campo scolastico Cambellotti ha offerto generosamente e a lungo il suo contributo culturale e professionale “modernista”, sia come artista che come didatta: dopo avere insegnato per un breve periodo presso la Scuola Professionale Femminile “Margherita di Savoia” divenne professore di Ornato Modellato all’Istituto Superiore di Belle Arti di Roma; nel 1919 fu chiamato a Milano dalla Umanitaria ad insegnare in un corso speciale d’arte decorativa, intitolato “I fiori, le piante, gli animali nella decorazione”. Ma il suo contributo artistico ed educativo più completo l’ha offerto alle Scuole per i Contadini dell’Agro romano e delle Paludi pontine, nate agli inizi del Novecento nell’ambito della campagna antimalarica condotta da Angelo Celli, con il concorso della Croce Rossa, tra le popolazioni agricole; per facilitare l’azione igienico sanitaria ostacolata dalla ignoranza dei “guitti” nel 1904 la Sezione romana dell’Unione Femminile guidata da Anna Fraentzel Celli, avviò dei corsi domenicali di alfabetizzazione; poi nel 1907 Giovanni Cena, che si era unito al gruppo delle improvvisate educatrici, per intraprendere una più incisiva opera di redenzione umana e sociale attraverso la scuola costituì un Comitato scolastico di cui facevano parte, insieme a lui, Angelo e Anna Celli, Sibilla Aleramo, Carlo Segrè, Alessandro Marcucci e Duilio Cambellotti.
Nel 1911 per avere i finanziamenti necessari alla diffusione delle scuole, il Comitato organizzò a Roma una Mostra in occasione dell’Esposizione Nazionale che celebrava il Cinquantenario dell’Unità d’Italia: Marcucci e Cambellotti furono i principali artefici dell’allestimento.
Gli aiuti ottenuti in seguito alla manifestazione permisero di costruire la prima scuola in muratura dell’Agro romano; il piccolo edificio fu progettato e arredato da Alessandro Marcucci e decorato da Duilio Cambellotti che, in nome di quei principi estetici cui le Scuole per i Contadini rimasero sempre fedeli, (Marcucci A., 1948, p. 164) vi esercitò il suo talento di pittore, scultore, decoratore dando alla casa della scuola un aspetto di “nobiltà estetica”; in seguito adornò altri edifici scolastici dell’Agro romano e pontino: a Casale delle Palme, a Torre Spaccata, a Scauri; inoltre, per gli alunni rurali illustrò i testi didattici e i sillabari basandosi sulla valorizzazione del senso estetico, certo che l’educazione al bello, all’armonia delle forme e dei colori, insieme all’osservazione della natura e dei suoi fenomeni contribuissero in modo determinante allo sviluppo spirituale dell’individuo.
Convinto che il compito degli artisti fosse principalmente quello di rivolgere gli insegnamenti alle giovani generazioni, li esortava a uscire dal mondo chiuso delle Accademie e di avvicinarsi con umiltà alla scuola in forme semplici e accessibili, per “[…] beneficiare il popolo di civiltà”. E proprio questo Cambellotti seppe fare, ponendo la propria creatività e il proprio talento alla portata di tutti: alla sua morte, avvenuta il 31 gennaio 1960, Marcucci ricordando l’amico di sempre ha scritto: “[…] nessun artista nostro s’è accostato come Duilio Cambellotti, con tanto amore e tanta generosità alla Scuola”.
Luoghi di attività
- Luogo
- Roma
Archivi
- Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma, Fondo Enrico Trampolini – Serie 2: Corrispondenza; Fondo Adolfo De Carolis – Serie 1: Corrispondenza; Fondo Giacomo Manzù – Serie: Rassegna Stampa; Fondo Archivio Bioiconografico – partizione 1; Fondo Ugo Ojetti – Serie 1: Corrispondenti: artisti
Museo Duilio Cambellotti, Latina, si conservano opere in ceramica dell’artista.
Archivio dell'opera di Duilio Cambellotti, Roma, si conservano gran parte delle opere e dei bozzetti.
Museo Storico della Didattica “Mauro Laeng”, Roma, trittici lignei e ceramiche dipinte dall’artista per la scuola di Colle di Fuori nel 1914.
Archivio Ente Scuole per i contadini dell’Agro romano e delle paludi Pontine, Museo Storico della Didattica “Mauro Laeng” Università degli Studi di Roma Tre, Roma, Fondo Le Scuole per i contadini – Serie 1: Registri dei verbali- Subfondo: Raccolta fotografica.
Archivio Storico Casa Editrice Giunti, Firenze, si conservano i bozzetti che Cambellotti ha realizzato per le illustrare i libri editi dalla Bemporad.
Fondazione Istituto Gramsci, Roma, Fondo Sibilla Aleramo – Serie 2: Corrispondenza.
Bibliografia
- ALATRI G., Duilio Cambellotti – Un contributo artistico al processo educativo, in “I Problemi della Pedagogia”, 37 (1991), n. 4/5, pp. 353-392.
L’Umanitaria e la sua opera, Milano, Cooperativa Grafica degli Operai, 1922, p. 229.
MARCUCCI A., Cambellotti e la scuola, in “I Diritti della Scuola”, LX (1960), n. 11, p. 711.
MARCUCCI A., La scuola di Giovanni Cena, Torino, Paravia, 1948, indicare le pp.
MARCUCCI A., Il libro della 2 classe: scuole rurali, ill. da Duilio Cambellotti, Roma, Libreria dello Stato, 1933.
MARCUCCI A., Sillabario: scuole rurali, ill. da Duilio Cambellotti, Roma, Libreria dello Stato, 1933.
Museo Storico della Didattica, Duilio Cambellotti e le Scuole per i Contadini dell’Agro Romano e delle Paludi Pontine, Roma, 1993.
MORPURGO V., Gli edifici scolastici e la Minerva, in “Architettura e arti decorative”, fasc. IV (1921), novembre- dicembre, p. 366.
Paginette di lettura per le scuole del comitato contro l’analfabetismo, ill. di Duilio Cambellotti, Roma, A. N. I. M. I., 1925.
PALLOTTINO P., Storia dell’illustrazione italiana, Bologna, Zanichelli, 1988, indicare le pp.
PALLOTTINO P., Cento anni di illustratori, Il Buttero cavalca Ippogrifo: Duilio Cambellotti, introduzione di Giulio C. Argan, Bologna, Cappelli, 1978.
PIANTONI G. (Ed.), Roma 1911, Galleria Nazionale d’Arte Moderna 4 giugno-15 luglio 1980, Roma, De Luca Editore, 1980, indicare le pp.
QUESADA M. (Ed.), Teatro Storia Arte. Scritti di Duilio Cambellotti, Palermo, Novecento, 1982.
QUESADAM. (Ed.), Duilio Cambellotti scultore & l'Agro Pontino: ceramiche, bronzi, gessi, opere, progetti, frammenti, Roma, Palombi, 1984.
TETRO F. (Ed.), Il Museo Duilio Cambellotti a Latina, Opere scelte dalla collezione, Roma, Paolmbi Editori, 2002.
ZUCCA G., Un decoratore nostro: Duilio Cambellotti, in “Architettura e arti decorative”, fasc. II (1921).