Aleramo, Sibilla

Tipologia Persona
Faccio (nome alla nascita)
Marta Felicina

Date di esistenza

Luogo di nascita
Alessandria
Data di nascita
14-08-1876
Luogo di morte
Roma
Data di morte
13-01-1960

Wikipedia

Sibilla Aleramo

Attività e/o professione

Qualifica
Scrittrice
Qualifica
Giornalista

Biografia / Storia

Sibilla Aleramo, il cui vero nome era Marta Felicina (detta Rina) Faccio, era nata ad Alessandria il 14 agosto del 1876; ancora bambina si era trasferita a Civitanova Marche dove il padre dirigeva una fabbrica; giovanissima abbandonò gli studi per lavorare nell’azienda paterna, senza tuttavia trascurare di formarsi culturalmente per proprio conto. Nel 1892 fu costretta ad un infelice matrimonio riparatore, ma nonostante la nascita di un figlio e gli impegni domestici cominciò a scrivere articoli di costume e recensioni letterarie per diversi giornali, sia a Civitanova che a Milano, dove aveva soggiornato per un breve periodo entrando in contatto con un gruppo di signore impegnate in battaglie politiche e sociali, che aveva subito condiviso. Rientrata nelle Marche, insofferente tanto alla gretta vita provinciale che a quella coniugale cui era stata obbligata, abbandonò il marito e, essendo falliti i tentativi di ottenerne l’affidamento, anche il figlio, trasferendosi a Roma per tentare la carriera giornalistica e letteraria. Nella capitale, stabilita una forte intesa sentimentale e intellettuale con Giovanni Cena, capo redattore della rivista Nuova Antologia, riprese a collaborare a vari giornali, cominciò a partecipare a diverse iniziative sociali e assistenziali a favore delle donne e dell’infanzia e scrisse, firmandosi con lo pseudonimo attribuitole da Cena, il suo primo romanzo “Una donna”, un racconto autobiografico che le diede immediata notorietà.  Visitando in quegli stessi anni la Campagna romana dove il malariologo Angelo Celli con l’aiuto della Croce Rossa stava svolgendo una complessa azione igienico sanitaria tra le popolazioni agricole per tutelarne la salute, ebbe modo di conoscere le loro misere condizioni di vita e di lavoro. Profondamente colpita dalla arretratezza materiale e morale di intere famiglie di “guitti”, partecipò alla iniziativa presa da Anna Fraentzel Celli, presidente della Sezione romana dell’Unione Femminile Nazionale - l’Associazione fondata a Milano nel 1900 da Ersilia Bronzini Majno al fine di provvedere all’istruzione e alla elevazione delle donne del popolo, alla difesa della maternità, del lavoro, dell’infanzia - per creare dei rudimentali corsi di alfabetizzazione che facilitassero l’attività di medici e infermieri; nel 1907, per rendere più efficace l’azione educativa e sociale avviata dalle signore dell’Unione, sotto l’impulso di Giovanni Cena, all’iniziale gruppo scolastico, subentrò il Comitato delle Scuole per i Contadini dell’Agro romano, composto oltre che dai coniugi Celli, Cena e la Aleramo, anche dall’educatore Alessandro Marcucci e dall’artista Duilio Cambellotti. Le scuole in breve tempo si affermarono e la Aleramo si adoperò per propagandarle, per raccogliere fondi e consensi, per sensibilizzare la classe magistrale ad offrire il proprio contributo all’iniziativa educativa e rendere possibile il riscatto civile e sociale di tanti lavoratori. Nel 1910 il rapporto tra la Aleramo e Cena si interruppe: la fine del sodalizio con il poeta determinò per la scrittrice non solo un ulteriore cambiamento di vita, ma anche la fine di tante amicizie. Sibilla ricominciò ancora una volta la sua battaglia esistenziale e professionale: ebbe tumultuose relazioni sentimentali, scrisse romanzi, poesie, articoli, incontrando sul suo cammino numerose difficoltà che affrontò sempre con coraggio senza perdere di vista i problemi umani e sociali del suo tempo. Morì in solitudine il 13 gennaio del 1960.
 

Luoghi di attività

Luogo
Milano
Luogo
Roma

Archivi

Archivio Ente Scuole per i contadini dell’Agro romano e delle paludi Pontine, Museo Storico della Didattica “Mauro Laeng”, Università degli Studi “Roma Tre”, Roma, Fondo Le Scuole per i contadini – Serie 1: Registri dei verbali- Subfondo: Raccolta fotografica.
Fondazione Istituto Gramsci, Roma, Fondo Sibilla Aleramo, Fondo Luchino Visconti, Serie 13: Fascicoli raccolti e ordinati da Luchino Visconti; Fondo Palmiro Togliatti, Serie 5: Corrispondenza politica.
Fondazione Ugo Spirito, Roma, Fondo Concetto Pettinato, Serie 1: Corrispondenza; Fondo Camillo Pellizzi, Serie 2: l’Eco della Stampa; Serie 5: Corrispondenza.
Istituto Centro Studi Piero Gobetti, Torino, Fondo Piero Gobetti, Serie 3: Corrispondenza.
Istituto Luigi Sturzo, Roma, Fondo Giovanni Gronchi, Serie 5: Presidenza della Repubblica.
Associazione Nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia, Fondo Associazione Nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia, partizione 2: Ufficio di Reggio Calabria.
Fondazione Giovanni Gentile, Roma, Fondo Giovanni Gentile, Serie 1: Corrispondenza.
Archivio Storico dell’Unione Femminile Nazionale, Milano
 

Bibliografia

ALATRI G., Dal Chinino all’Alfabeto, Igiene, Istruzione e Bonifiche nella Campagna Romana, Roma, Palombi, 2000.
ALERAMO S., Una donna, Milano, Mondadori, 1906.
ALERAMO S., Il passaggio, Firenze, Bemporad, 1921.
ALERAMO S., Amo, dunque sono, Mlano, Mondadori, 1927.
ALERAMO S., Sì alla terra, Milano, Mondadori, 1934.
ALERAMO S., D’Annunzio fraterno, in “La Nuova Antologia”, XVI (1938), 1 giugno, p. 18.
ALERAMO S., Andando e stando, Milano, Mondadori, 1942.
ALERAMO S., Dal mio diario: (1940-1944), Roma, Tumminelli, 1945.
ALERAMO S., Il mondo è adolescente, Milano, Sera Editrice, 1949.
ALERAMO S. - CONTI B: (Ed.) , La donna e il femminismo, Scritti 1897-1910, Roma, Editori Riuniti, 1978.
ALERAMO S. – MORINO A. (Ed.), Diario di una donna, Inediti 1945-1960, Milano, Feltrinelli, 1980.
ANGELONE M., l’apprendistato letterario di Sibilla Aleramo, Napoli, Liguori, 1987.
CONTI B. - MORINO A. (Edd.), Sibilla Aleramo e il suo tempo, vita raccontata e illustrata, Milano, Feltrinelli, 1981.
FORNI P., Sibilla e Rina: l’Aleramo tra giornalismo e letteratura, Firenze, Centro Editoriale Toscano, 2005.
OLIVIERO M., Tra libertà e solitudine: saggi su letteratura e giornalismo femminile: Matilde Serao, Sibilla Aleramo, Clotilde Marghieri, Roma, Edizioni dell’Ateneo, 1990, p. 118.
 

Fotografia

Verbale

Fondo