Marcucci, Alessandro
Tipologia Persona
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Genzano (Rm.)
- Data di nascita
- 18 luglio 1876
- Luogo di morte
- Roma
- Data di morte
- 11 dicembre 1968
Wikipedia
-
Attività e/o professione
- Qualifica
- Educatore
- Qualifica
- Commissario Direttivo Tecnico l’Opera contro l’Analfabetismo
- Data
- 1921
Biografia / Storia
- Nato il 18 luglio 1876 a Genzano (Roma) si trasferì giovanissimo nella capitale con la famiglia: il padre Luigi, impiegato presso le poste, la madre Giovanna Maffei, casalinga, la sorella Elisa. A Roma Alessandro frequentò le scuole primarie poi un Istituto Tecnico; alla improvvisa morte del padre dovette abbandonare gli studi e trovare un impiego, prima presso l’amministrazione di un ricco proprietario terriero poi come funzionario al Ministero della Pubblica Istruzione, riuscendo tuttavia a mantere i legami con il mondo della cultura e dell’arte che costituivano i suoi maggiori interessi. Pur condividendo con i suoi amici giovanili, primo fra tutti Duilio Cambellotti, il sogno di diventare un artista “della penna o del pennello o dello scalpello o del palcoscenico”, rimase un “dilettante”; presone realisticamente atto scelse per vivere la via dell’insegnamento senza comunque rinunciare ai suoi ideali.
Conseguita la patente cominciò ad esercitare il mestiere di maestro nelle scuole comunali di Roma, poi accettò di fare parte del Comitato delle Scuole per i Contadini dell’Agro romano istituite nel 1907 da Giovanni Cena per dare maggiore organicità e incisività ai primi corsi di alfabetizzazione creati dalla Sezione romana dell’Unione Femminile - di cui facevano parte Anna Fraentzel Celli e Sibilla Aleramo – per facilitare l’azione igienico sanitaria avviata agli inizi del Novecento nei latifondi laziali da Angelo Celli per combattere la malaria. Attraverso la scuola Marcucci e tutti quanti collaboravano al progetto educativo si proponevano non solo di contrastare l’arretratezza culturale dei “guitti” e di contribuire a tutelare la loro salute e a migliorare il loro tenore di vita materiale e morale, ma di affermare i valori umani sociali e civili sostenuti da Cena. Sotto la direzione di Marcucci le scuole aumentarono di numero si diffusero rapidamente: a quelle festive iniziali si aggiunsero quelle serali e gli asili infantili tutti improntati al metodo Montessori; per la eterogenea scolaresca della campagna romana composta da adulti e ragazzi Marcucci concepì un modo del tutto nuovo di fare didattica, redasse un programma e un calendario adatti alle esigenze della vita rurale, studiò un mobilio pratico e trasportabile per permettere alla scuola di raggiungere gli alunni nelle località più lontane e disagiate e, infine, quando le scuole si affermarono anche in Agro pontino e altrove rivolse particolari cure non solo alla preparazione degli insegnanti ma anche all’edilizia scolastica, agli arredi e alle suppellettili, basandosi sui principi estetici che avevano caratterizzato le Scuole per i Contadini sin dal loro nascere, avvalendosi del contributo artistico di Duilio Cambellotti.
Durante la prima Guerra mondiale il Comitato si occupò dell’assistenza alle famiglie dei combattenti e del soccorso rurale e Marcucci ebbe l’incarico di organizzare l’azione civile dei maestri e l’istituzione di cucine economiche e di corsi di istruzione serali per i contadini e i soldati feriti ricoverati negli ospedali, e dopo il terremoto della Marsica istituì e diresse gli asili infantili abruzzesi che divennero un modello esemplare per le altre istituzioni educative del Paese.
Alla morte di Cena, avvenuta nel 1917, Marcucci ereditò la responsabilità di gestire le Scuole per i Contadini, di mantenerne il prestigio e di accrescerne la sfera di azione, tanto da indurre il mondo ufficiale della Istruzione ad interessarsi al problema della Scuola rurale sino ad allora trascurato: nel 1921 fu costituita l’Opera contro l’Analfabetismo - di cui Marcucci fu nominato dal Ministero Commissario Direttivo Tecnico - alla quale facevano capo diversi Enti che avevano il compito di gestire le scuole rurali di tutta Italia; il nuovo servizio scolastico si affermò rapidamente e si sviluppò in seguito alla Riforma della scuola del 1923.
Durante il fascismo per le Scuole dei Contadini, nonostante l’iniziale riconoscimento per gli indubbi meriti, cominciò la fase di declino: il Regime, con l’intento di assoggettare la scuola in ogni suo ordine e grado alle proprie direttive politiche si sostituì progressivamente agli Enti delegati nella gestione delle scuole rurali affidandole via via ai propri Organismi: O.N.M.I. (Opera Nazionale Maternità e Infanzia), O.N.B. (Opera Nazionale Balilla), G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio).
Nel 1939 la Carta della Scuola firmata dal Ministro Bottai riconosceva ufficialmente il valore delle scuole rurali, che pochi anni dopo vennero però cancellate con un atto legislativo. I drammatici eventi bellici superano i problemi riguardanti la scuola che vennero affrontati in termini diversi alla fine del conflitto: Marcucci continuò ad occuparsi degli Asili e delle scuole rurali sino alla fine della sua vita avvenuta l’11 dicembre del 1968.
Luoghi di attività
- Luogo
- Roma
Cariche e funzioni
- Qualifica
- funzionario
Archivi
- Archivio Ente Scuole per i contadini dell’Agro romano e delle paludi Pontine, Museo Storico della Didattica “Mauro Laeng”, Università degli Studi “Roma Tre”, Roma, Fondo Le Scuole per i contadini – Serie 1: Registri dei verbali- Subfondo: Raccolta fotografica.
Archivio famiglia Marcucci-Cambellotti, Roma,
Centro di documentazione “Claudia Ortese” – Parco Nazionale del Circeo, Sabaudia (LT).
Archivio Società Umanitaria, Milano.
Archivio Scuole del Popolo, Milano.
Fondazione Istituto Gramsci, Roma, Fondo Sibilla Aleramo – Serie 2: Corrispondenza.
Associazione Nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia, Fondo Associazione Nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia, partizione 1: Ufficio di Roma; Fondo Giuseppe Isnardi, serie A: Corrispondenza.
Bibliografia
- ALATRI G., “La Scuola nella Campagna Romana”, in Roma moderna e contemporanea, Roma, Archivio G. Izzi, III (1995), n. 2, pp. 411- 441.
ALATRI G., Dal Chinino all’Alfabeto: Igiene, Istruzione e Bonifiche nella Campagna Romana, Roma, F.lli Palombi Editori, 2000, pp. 86-88.
ALATRI G., Una vita per educare tra Arte e Socialità: Alessandro Marcucci (1876-1968), Milano, Unicopli, 2006.
JANNELLA F., Giovanni Cena e il suo discepolo Alessandro Marcucci, Roma, Mura, 1994.
MARCUCCI A., Per il contadino del Lazio: la nostra patria. Corso di letture per le scuole serali e festive, Roma, Tip. Mundus, 1914.
MARCUCCI A., La Casa della Scuola: l’edificio scolastico rurale, Roma, Ed. Le Scuole per i Contadini, 1925.
MARCUCCI A., Sillabario: scuole rurali, ill. da Duilio Cambellotti, Roma, Libreria dello Stato, 1930.
MARCUCCI A., Istruzioni agli insegnanti per il periodo preparatorio nella I^ classe elementare, Roma, Ed. Le Scuole per i Contadini, 1935.
MARCUCCI A., L’insegnamento dell’aritmetica nella scuola elementare, Torino, Paravia, 1946.
MARCUCCI A., L’insegnamento del disegno nella scuola elementare, Torino, Paravia, 1946.
MARCUCCI A., L’insegnamento della scrittura nella scuola elementare, Torino, Paravia, 1946.
MARCUCCI A., L’insegnamento della geografia nella scuola elementare, Torino, Paravia, 1949.
MARCUCCI A., la scuola di Giovanni Cena: per la scuola popolare, Torino, Paravia, 1948.
Ministero dell’Educazione Nazionale, Scuole rurali, Palermo, IRES, 1940.